Dopo il delitto avrebbe contattato i carabinieri minacciando di voler sparare ad Antonio Mancini. I militari sono intervenuti nell'abitazione e hanno trovato una pistola detenuta illegalmente. L'uomo, 51 anni, è stato denunciato
Dopo l'omicidio di Cleria Mancini, un conoscente della donna, considerato un parente acquisito, voleva uccidere Antonio Mancini, il 69enne che ha assassinato l'ex moglie. Con il passare dei giorni emergono nuovi dettagli sul delitto che giovedì 9 ottobre ha sconvolto Lettomanoppello.Subito dopo i fatti, nel tardo pomeriggio, un parente acquisito di Cleria avrebbe contattato i carabinieri, minacciando di voler uccidere il 69enne con la sua pistola. I militari dell'Arma, anche in considerazione del fatto che l'uomo non risultava possessore di titoli per la detenzione di armi, sono subito intervenuti nella sua abitazione, sempre a Lettomanoppello.Dopo un confronto con i carabinieri, l'uomo avrebbe consegnato spontaneamente l'arma. Si tratterebbe di una pistola ereditata dal padre e mai denunciata, custodita in camera da letto.Il 51enne è stato quindi denunciato in stato di libertà per il reato di detenzione abusiva di armi.