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Con l'apertura del cantiere si aprono i lavori del lotto 2 (fondi Fsc) del progetto strategico per l'ampliamento del bacino sciistico Monte Magnola di Ovindoli. Il presidente Marsilio: "Montagna sempre più competitiva, moderna e attrattiva"
Il Santangelo Outlet Village si appresta a festeggiare il Natale proponendo un cartellone ricco di eventi, di cui Cristina D’Avena sarà la regina.Torna il Christmas Village, l’appuntamento ormai imperdibile delle festività natalizie abruzzesi.Gli ingressi scintillanti di luci e le passeggiate tra le vie del Village, illuminate a festa, accoglieranno i visitatori in un’atmosfera calda e suggestiva che accompagnerà tutte le settimane di dicembre e l’inizio del nuovo anno.L’apertura ufficiale del cartellone natalizio è fissata per sabato 6 dicembre, alle ore 17:00, con ingresso libero. A dare il via alle celebrazioni sarà un evento straordinario: il Christmas Live Show con ospite speciale Cristina d’Avena, la voce che ha segnato intere generazioni con le sigle dei cartoni animati più amati di sempre. Un’occasione speciale da vivere in famiglia, per cantare insieme i brani del Natale e quelli che hanno fatto la storia della televisione e della musica per ragazzi. Con la sua energia travolgente, il suo sorriso inconfondibile e una carriera unica con oltre quarant’anni di successi, più di 300 sigle all’attivo e milioni di fan, Cristina d’Avena porterà in scena uno spettacolo emozionante e coinvolgente, dedicato a bambini, genitori e a tutti gli adulti che non hanno mai smesso di sognare. Durante la serata, uno dei momenti più attesi sarà l’accensione scenica delle luminarie natalizie, che renderà il Village ancora più magico e farà da cornice ideale a questo imperdibile evento inaugurale.Le unità 132/133, ospiteranno la suggestiva casa di Babbo Natale, dove tutti i bambini potranno incontrare e scattarsi un selfie ricordo con Santa Claus e partecipare ai laboratori creativi. Questo il calendario delle attività:6–7–8 dicembre13–14 dicembre20–23 dicembre26–27–28–29–30–31 dicembreOrari: 10:30–12:30 e 16:30–19:3024 dicembreOrario: 10:30–12:30I piccoli partecipanti potranno realizzare decorazioni per l’albero, mollette personalizzate, biglietti d’auguri, renne colorate, letterine a Babbo Natale, vischio decorato e coloratissimi calendari 2026. Dal 3 al 6 gennaio 2026, spazio ai laboratori dedicati alla calza della Befana e alla scopa magica. Sarà possibile, ovviamente, incontrare sia Babbo Natale e sia la Befana per foto e selfie con i bambini: 7–8 dicembre, 13–14 dicembre e 20–21–22–23–24 dicembre. La Befana arriverà martedì 6 gennaio. Tutti gli eventi sono gratuiti e accessibili tramite l’app ufficiale del centro, che consente anche di ricevere vantaggi esclusivi, notifiche personalizzate e aggiornamenti in tempo reale.Le vie del Village si animeranno anche con spettacoli itineranti dalle 15:30 alle 19:30: domenica 7 dicembre, parata delle mascotte del Natale e sabato 20 dicembre la sorprendente parata luxury. Il Christmas Village del Santangelo Outlet Village si conferma anche quest'anno un luogo dove vivere la magia del Natale tra eventi, spettacoli, laboratori e shopping a prezzi convenienti. Un’esperienza pensata per tutta la famiglia, capace di emozionare grandi e piccini.
Una possibilità data, sottolinea, dalla riforma voluta dalla ministra Alessandra Locatelli: "Una visione nuova che mette al centro la persona". Per l'Abruzzo risorse pari a 36 milioni di euro per il piano pluriennale
A quasi un anno da quando quella con cui è stato accolto il decreto sviluppo è stata giudicata "illegittima" da Tar (Tribunale amministrativo regionale) e consiglio di Stato, della nuova nessuna notizia, denunciano i consiglieri eppure di grossi palazzi se ne continuano a costruire: con un'interrogazione ora vogliono avere contezza dei permessi
Alla guida una 58enne di Montesilvano che, fortunatamente, non è rimasta ferita. Come dalla stessa riferito agli agenti della polizia locale a causare l'impatto un colpo di sonno
Entro marzo il cantiere dovrebbe chiudere, ma è solo "immaginario" fino a quando non ci sarà il Giardino dei Giusti come deciso in accordo con la Asl. I dem rilanciano la proposta per non perdere gli oltre 3 milioni di fondi pnrr: "Si usino questi per attrezzature e macchinare e il presidio si realizzi nell'ex casa di riposo di via Arapietra"
A denunciare i nuovi episodi di violenza nel carcere San Donato di Pescara è il sindacato Sappe
L'allarme è scattato alle 11:30 di martedì 2 dicembre. Sul posto vigili del fuoco, 118 e carabinieri
Il prossimo 4 dicembre si terrà lo spettacolo teatrale “Marina” tratto da un racconto di Dacia Maraini, con Lorenza Sorino, un grido contro la violenza sulle donne. L’evento, promosso congiuntamente dal coordinamento Belle Ciao Cgil Pescara, dalla Cgil Pescara e dal coordinamento donne Spi Cgil Pescara, si terrà all’auditorium Cerulli a ingresso libero.Il racconto da cui è tratto è “Marina è caduta per le scale” contenuto nel libro-icona “L’amore rubato” di Dacia Maraini.Lo spettacolo, di forte impatto sociale e artistico, è un monologo diretto e interpretato da Lorenza Sorino.“La violenza sulle donne non è un fenomeno ma un fattore strutturale della nostra società ancora di stampo patriarcale – dichiara Alessandra Genco, segretaria Cgil Pescara - molte sono le tipologie di violenza, il più delle volte praticata da uomini con legami affettivi con la vittima. Oggi dovrebbero essere gli uomini a prendere parola, a fare della violenza un tema di discussione, perché riguarda loro, mentre sembra che siano solo le donne ad affrontare la questione. Anche nel mondo del lavoro è presente la violenza di genere ed il sindacato tutto è chiamato a vigilare ed a proporre accordi mirati sul tema. C’è bisogno di introdurre nelle scuole l’educazione affettiva e sessuale per costruire una società fondata sul rispetto delle differenze e per la costruzione di relazioni sane e non tossiche. Le donne e gli uomini della Cgil sono e saranno sempre impegnati su questo fronte”.Il monologo si inserisce nel progetto Amori Rubati di Federica di Martino per Effimera Teatro.“Parliamo di una storia di violenza, dove lo sguardo da cui partiamo è quello di chi quella violenza l’ha subita – dice l’attrice Lorenza Sorino - il modo in cui guardiamo gli avvenimenti è determinante, perché non solo ne delinea la nostra opinione al riguardo ma anche l’identità di ciò che viene guardato. Perché è così che succede, ognuno di noi chiarisce a se stesso la propria identità perché sono gli altri che ce la rimandano, è la comunità con cui entriamo in relazione che ci definisce. Cosa accadrebbe se per, effetto dei sentimenti, o più precisamente nella nostra storia, per amore, le nostre relazioni con gli altri finissero per diminuire sempre più riducendosi ad una sola unica persona? E se quella persona coincidesse con il nostro partner, ovvero colui o colei in cui poniamo la nostra massima fiducia e ascolto? Per Marina accade così, lei definisce se stessa attraverso l’unico sguardo che finirà per osservarla, quello del suo amore, e che agirà su di lei come in una sorta di addestramento animale. Lo sguardo della nostra protagonista, è uno sguardo condizionato, che quotidianamente si modifica e distorce la realtà con cui viene in contatto. La violenza viene compresa, accettata, edulcorata in una dimensione di solitudine che diviene isolamento e che un pezzettino alla volta diviene normalità. La normalità può essere stravolta solo da un accadimento eccezionale permettendoci di avere uno sguardo nuovo su ciò che abbiamo intorno”.
Martedì, 02 Dicembre 2025 13:28

Le sculture di Vito Pancella in mostra

Il prossimo 5 dicembre si terrà l’inaugurazione della mostra “Vito Pancella: dare vita alla materia”, a ottant’anni dalla nascita e vent’anni dalla scomparsa dello scultore abruzzese (Lanciano, 1945 – 2005). L’esposizione sarà allestita a Maison des Arts, promossa da fondazione Pescarabruzzo.Il vernissage si terrà il 5 dicembre, alle ore 17.30, a ingresso libero, e la mostra sarà visitabile fino al prossimo 8 marzo 2026.Curata dalla storica e critica d’arte, Ida Mitrano, la mostra propone una lettura rinnovata della ricerca di Pancella e del suo rapporto profondo con la natura, la forma e il “respiro” della materia. Come sottolinea il presidente della Pescarabruzzo Nicola Mattoscio, l’esposizione nasce dal principio che guidava l’artista: la necessità di “dare la vita, il respiro alla materia”, trasformando bronzo, marmo e gesso in forme animate, vibranti e cariche di tensione poetica.L’esposizione presenta 55 opere complessive, di cui: 33 sculture in bronzo, marmo e gesso, che documentano l’evoluzione stilistica dell’artista dai primi lavori degli anni ‘70 alla piena maturità, e 22 opere grafiche, tra incisioni e disegni, specialmente degli anni ‘80, che dialogano con le sculture evidenziando la libertà espressiva e la padronanza tecnica dell’autore.Due gessi degli anni ‘70 legati agli studi romani presso Pericle Fazzini, aprono il percorso, mentre un nucleo di opere dedicate ai fenomeni naturali – dall’alba alla luna, dal vento alla primavera – restituisce lo sguardo umano e poetico dell’artista, capace di trasformare gli elementi in forme che raccontano la ciclicità della vita e l’intimo legame tra uomo e natura. Nelle parole della curatrice Ida Mitrano, le sculture di Pancella rivelano un sentimento della natura» che è esperienza interiore e vibrazione emotiva, tra leggerezza, tensione e fragilità.Al vernissage, dopo i saluti istituzionali di Nicola Mattoscio, e Carlo Masci, interverranno gli autori dei testi del catalogo: Ida Mitrano, curatrice della mostra, e Alessandro Masi, storico dell’arte e segretario generale della società Dante Alighieri di Roma. Saranno presenti i familiari dell’artista.Un artista tra mito, natura e forma. Il percorso espositivo mostra un’opera sospesa tra classicità e inquietudine contemporanea: figure femminili enigmatiche, corpi attraversati dal vento, superfici vibrate, forme che sembrano emergere e dissolversi allo stesso tempo. Come osserva Mitrano, Pancella «non vuole rappresentare, ma essere», restituendo alla scultura una dimensione esistenziale che unisce etica, estetica e umanità profonda.Nel suo saggio, Alessandro Masi amplia lo sguardo sulla figura dell’artista e sulla sua appartenenza alla grande stagione della scultura italiana della seconda metà del Novecento, erede della lezione di Pericle Fazzini e interprete originale del rapporto tra forma, mito e natura.Vito Pancella nasce a Lanciano nel 1945, dove compie gli studi artistici prima di trasferirsi a Roma per frequentare l’Accademia di Belle Arti. Qui si forma alla scuola dello scultore Pericle Fazzini e dell’incisore Lino Bianchi Barriviera. Per oltre vent’anni insegna nei licei artistici di Bari e di Roma, città dove mantiene a lungo il proprio studio e partecipa attivamente alla vita culturale. Nel 1989 torna stabilmente a Lanciano, pur continuando a lavorare tra le fonderie di Verona e i laboratori del marmo di Pietrasanta. La sua intensa attività espositiva, durata quasi quarant’anni, lo vede presente in numerose personali e collettive in Italia e all’estero, con riconoscimenti e premi significativi. Muore il 12 giugno 2005, dopo una lunga malattia.
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