Martedì, 25 Novembre 2025 18:58

Di Marco (Pd): "Si apre una nuova possibilità per le Terme di Caramanico e il pensiero va a Mario Mazzocca"

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Proprio nel giorno in cui l'Abruzzo piange l'ex assessore regionale nonché sindaco di Caramanico, il consigliere Pd fa sapere che la risoluzione con cui proprio con lui ha lavorato, approderà nelle commissioni per la verifica della fattibilità. L'idea è quella di mettere in campo un piano industriale di rilancio con la Regione a fare da guida e chiudendo la partita delle aste
Lavorare a un vero e proprio piano industriale portato avanti dalla Regione Abruzzo insieme al Comune per il rilancio delle Terme di Caramanico evitando di andare avanti con bandi che, fino ad ora, non hanno portato a soluzioni. E’ quello che, in sintesi, il consigliere regionale Antonio Di Marco (Pd) chiede con una risoluzione che approderà, è questa la novità, in commissione Sanità e in commissione Ambiente e territorio aprendo dunque alla possibilità di avviare un nuovo percorso per far sì che le terme tornino a vivere. Una soddisfazione che arriva, tiene a precisare di Marco, nel giorno in cui, martedì 25 novembre, è venuto a mancare l’ex assessore regionale Mario Mazzocca che è stato, tra le altre cose, anche sindaco di Caramanico e che a quella proposta ha lavorato con lui. “Sono lieto che si torni a parlare fattivamente del futuro delle Terme di Caramanico, a fronte della mia risoluzione approdata oggi in Consiglio che chiedeva che la Regione indicasse chiaramente all’Areacom la necessità di salvaguardare la destinazione termale dei lotti e che si iniziasse finalmente a lavorare a un piano industriale unitario per rilanciare l’intero complesso. Sono anche lieto anche – dichiara quindi Di Marco - che ciò avvenga nel giorno dell’addio a chi era stato con me fra i fautori di questa proposta, costruita insieme a Mario Mazzocca perché si arrivasse a una soluzione vera che risollevasse la comunità e la sua storica attività termale”.“L’analisi da parte delle commissioni congiunte Sanità e Ambiente, infrastrutture e territorio in presenza, come ho chiesto, anche del sindaco di Caramanico, è una buona notizia, la migliore che potessimo sperare di ottenere in una giornata come questa”, aggiunge. “La Regione può e deve fare un atto di responsabilità verso una comunità che da anni attende risposte e ha visto sgretolarsi un patrimonio economico, sociale e culturale di valore inestimabile – sottolinea Di Marco -. La risoluzione è nata come una richiesta di buon senso e di tutela dell’interesse pubblico, per scrivere sulle Terme un futuro nuovo e per evitare il susseguirsi di bandi senza una strategia complessiva, con il rischio concreto che questo luogo finisca nelle mani sbagliate, o resti all’abbandono, senza garanzie sul futuro”. “Oggi – prosegue - arriva una novità su cui, insieme dobbiamo e possiamo lavorare, lo dobbiamo fare insieme al sindaco Franco Parone che dovrà partecipare alle sedute delle commissione e per una comunità che per anni è cresciuta intorno alle sue terme, fonte di lavoro, turismo, economia, un patrimonio vero in fumo dal 2021”. “Altre realtà italiane hanno già fatto con successo dei passi in tal senso: assumere un ruolo guida, proteggere la vocazione termale, mettere insieme istituzioni, territorio e competenze per un progetto unico e credibile che vada oltre la chiusura e che superi gli ostacoli che fino ad oggi hanno prodotto solo aste deserte. Una soluzione che dobbiamo a tanti, a partire anche da Mario Mazzocca, che per le Terme ha lottato e si è impegnato tanto, consapevole del potenziale ancora inespresso e del valore identitario che hanno avuto in tutti questi anni. La sua battaglia è anche la nostra – conclude Di Marco - e continuerà con determinazione e lucidità: le Terme non sono un edificio da vendere al miglior offerente: sono storia, lavoro, salute, turismo, cultura, ambiente. Sono Abruzzo. E faremo tutto il possibile per riportarci la vita dentro”.
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