Venerdì, 26 Dicembre 2025 13:56

Di Marco (Pd) contro la Tua: "Lo stato del trasporto pubblico penalizza le aree interne e i pendolari"

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Il consigliere regionale del Partito Democratico Antonio Di Marco interviene in merito alla situazione del trasporto pubblico soprattutto per quanto riguarda le località dell'entroterra
Il consigliere regionale del Partito Democratico Antonio Di Marco, ha annunciato la presentazione di un'interrogazione alla giunta regionale in merito allo stato di Tua, l'azienda di trasporto pubblico regionale e in particolare ai problemi che affliggono il personale e i passeggeri:““La situazione di Tua è il frutto di scelte miopi, concentrate esclusivamente sui numeri di bilancio e del tutto indifferenti alla qualità del servizio, ai diritti dei lavoratori e alla funzione pubblica del trasporto. Un’azienda che oggi si regge su un ricorso massiccio alle subconcessioni: solo nell’ultimo bando i km subaffidati ammontavano a 7.176.495 di euro ; per il 2026 ne sono previsti per quasi 4 milioni di chilometri di rete sono ormai subaffidati, arrivando al limite massimo del 20 per cento consentito dalla legge regionale e che la nuova governance vorrebbe anche ampliare. Subaffidamenti che, nei fatti, colpiscono quasi esclusivamente le aree interne, svuotandole di servizi invece di rafforzarle. Ed è una distorsione intollerabile, perché quella norma, voluta dal centrosinistra, nacque proprio per garantire maggiore capillarità nelle zone a domanda debole, non per abbandonarle. In province come Pescara e L’Aquila, ma non solo, interi territori, Caramanico, Sant’Eufemia, Penne, Pietranico, Roccamorice, hanno visto linee progressivamente esternalizzate, con un peggioramento evidente della qualità del servizio: autobus vetusti, continui cambi di mezzo, tempi di percorrenza più lunghi, disagi enormi per pendolari, studenti e anziani, controlli insufficienti.”Di Marco aggiunge che la riorganizzazione delle residenze periferiche, con accorpamenti verso centri più grandi e la cancellazione di presìdi locali, ha causato un crescente aumento dei chilometri percorsi a vuoto dagli autobus, spesso senza passeggeri, per raggiungere capolinea accentrati. Questo fenomeno, già emerso in Commissione di Vigilanza, è peggiorato rispetto al 2022. Nonostante la retorica su “sostenibilità”, “green economy” e “mobilità verde”, il sistema continua a generare sprechi con mezzi che viaggiano inutilmente, contraddicendo gli investimenti regionali in filovia e le dichiarazioni green. Un trasporto inefficiente rappresenta uno spreco di risorse pubbliche, non un modello di sostenibilità.Il meccanismo è chiaro aggiunge il consigliere: Tua riceve dalla Regione circa 2,4 euro a chilometro, mentre i servizi subaffidati ai privati costano tra 1,5 e 2 euro a chilometro. La differenza resta all’azienda e viene utilizzata per coprire i buchi di un bilancio cronicamente in perdita. Un equilibrio solo apparente, costruito sulla pelle dei lavoratori, con esternalizzazioni crescenti, autisti allontanati dalle sedi storiche e dai centri di residenza con costi ulteriori e perdita di lavoro nel peggiore dei casi, turni insostenibili, accordi disattesi e sull’impoverimento dei territori interni a cui tutte queste variabili inevitabilmente portano. Nel frattempo il rapporto tra personale viaggiante e amministrativo è sempre più sbilanciato, l’azienda perde attrattività e sempre più lavoratori rinunciano persino alle assunzioni. Tutto questo avviene mentre in tre province su quattro sono in corso stati di agitazione, tavoli di raffreddamento e interventi prefettizi, tutti finora senza esito. E avviene con una governance che guarda solo alla scadenza di dicembre 2026 dell’in-house, puntando a confermare sé stessa presentando conti “in ordine” ottenuti però sacrificando il servizio pubblico, le aree interne e la dignità del lavoro."Come vicepresidente della Commissione competente non posso accettare che il trasporto pubblico venga ridotto a una mera partita contabile. Tua dovrebbe essere uno strumento di coesione territoriale, sviluppo e mobilità sostenibile, non un contenitore svuotato della sua missione sociale. Con l’interrogazione chiederò alla giunta di chiarire le scelte sui subaffidamenti, sui costi reali, sui chilometri a vuoto, sulla qualità dei servizi, sulla gestione del personale e sul futuro dell’in-house. Perché non è accettabile che, dopo anni di cattiva gestione, si continui a fare cassa sempre sugli stessi: sui lavoratori e sui cittadini, soprattutto quelli delle aree più fragili dell’Abruzzo”.
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