Venerdì, 12 Dicembre 2025 13:38

Mobilitazione regionale M5s contro le lungaggini delle liste d'attesa: "La salute non può attendere"

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Assicurano una campagna di sensibilizzazione senza precedenti i consiglieri regionali Francesco Taglieri e Erika Alessandrini. Una campgna che sarà nelle piazze, ma anche sul web e che si articolerà in tante azioni per far conoscere ai cittadini i loro diritti perché li facciano valere
Sarà “una campagna regionale senza precedenti”. Lo assicurano il capogruppo regionale M5s Francesco Taglieri e la consigliera regionale del Movimento Erika Alessandrini presentando l’iniziativa “La salute non può attendere”, la campagna nata per combattere le lungaggini delle liste d’Attesa “che in Abruzzo sono diventate una vergogna”, sottolineano. Un vero manuale guida per i cittadini e le cittadine quello che intendono diffondere, che vogliono far valere, leggi alla mano, il proprio diritto alla salute quando prenotano visite specialistiche. “Come consiglieri regionali di opposizione stiamo lavorando in consiglio con ogni strumento a nostra disposizione per migliorare il servizio sanitario regionale, ma ogni cittadino può fare la sua parte, ecco perché abbiamo avviato questa campagna – spiegano Taglieri e Alessandrini -, sostenuta da una mobilitazione che coinvolge anche attivisti e gruppi territoriali del Movimento 5 Stelle nelle quattro province, con il fine di dare a ogni abruzzese gli strumenti utili a segnalare illeciti e storture nella prenotazione delle visite al cup”. “Forniremo moduli precompilati, indirizzi per le segnalazioni ufficiali (urp, cup, Asl difensore civico, assessorato, ministero), istruzioni chiare per chiedere la prestazione in una struttura alternativa o in intramoenia senza costi aggiuntivi oltre al ticket. Strumenti concreti che permettono a ogni cittadino di diventare garante di se stesso”, sottolineano gli esponenti M5s. D’altra parte, rimarcano, “le norme in vigore parlano chiaro: il medico indicala classe di priorità (U, B, D, P) che garantisce tempi certi; se la prestazione non viene erogata nei tempi massimi, l'utente ha diritto a essere indirizzato verso altre strutture accreditate, pubbliche o private, senza alcun costo extra, previa autorizzazione della direzione sanitaria, che ogni cittadino ha il diritto di richiedere; e le liste d’attesa non possono essere sospese o chiuse: è illegittimo. E se gli obiettivi non vengono rispettati – spiegano ancora -, il direttore generale può essere rimosso. Eppure in Abruzzo nessuno spiega ai cittadini come far valere queste regole e come segnalare eventuali illeciti. Lo faremo noi”. “Dobbiamo lottare insieme dentro e fuori le istituzioni affinché non ci siano più persone che ricevono date fuori dai limiti di legge o risposte come ‘agenda chiusa’. Questo sistema malato – incalzano Taglieri e Alessandrini - non è solo una violazione dei diritti, è il fallimento di chi governa la sanità. Noi vogliamo che i cittadini siano consapevoli e pronti a far rispettare la legge per questo informeremo più persone possibile attraverso incontri pubblici, gazebo informativi e volantinaggi”. “Oltre a continuare la battaglia dai banchi del consiglio regionale saremo in strada, tra la gente, nelle piazze. Porteremo la voce delle comunità dentro le commissioni e le aule di consiglio. Per questo forniremo anche canali diretti per segnalazioni e testimonianze o solo per farsi aiutare a utilizzare gli strumenti per pretendere il rispetto delle norme”. “Alziamo la voce”, chiosano. “Il sistema che la destra impone ormai da sette anni, fatto di promesse vuote, di bugie e di costante propaganda elettorale, va interrotto attraverso la conoscenza e le buone pratiche. Un cittadino informato non lo puoi fregare. E noi informeremo più persone possibile”. “Con questa campagna che prevede materiale informativo, pagina web dedicata, e un calendario di appuntamenti nelle quattro province, il Movimento 5 Stelle Abruzzo porta trasparenza e cittadinanza attiva in una sanità che da troppo tempo vive di inefficienze e scaricabarile. Accendiamo una luce dove oggi c’è opacità. Avere le giuste cure – concludono Taglieri e Alessandrini - non è un favore da chiedere, ma un diritto da pretendere”.
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