Mercoledì, 10 Dicembre 2025 15:03

I Giovani democratici: "Nessuna antieconomicità, vendere le reti del gas solo un danno per Pescara"

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La differenza per i Gd la fa proprio l'esistenza di Pescara Energia sul territorio. Una scelta quella fatta dal centrodestra che preoccupa, sottolineano, perché "incomprensibile. L'alienazione al ribasso di un asset strategico per il futuro della città"
La “svendita” di un bene che non sarebbe stato affatto antieconomico e dunque una scelta “incomprensibile” che rappresenta “un danno per Pescara” e che preoccupa “per il futuro della città”. A qualche giorno dal “sì” del consiglio comunale alla delibera con cui è stato deciso di vendere le reti del gas acquistate nel 2005 dal Comune, a criticare la decisione presa dal centrodestra con quel voto favorevole arrivato dopo tre consigli comunali fatti di scontro e polemica, sono i Giovani democratici che respingono il paragone che ha fatto il sindaco con la decisione presa da altri comuni e nello specifico dell’esempio da lui fatto riguardo Tocco da Casauria rimarcando il fatto che si tratta di una realtà governata dalla sinistra. Lì, sottolineano Emanuele Castigliego, segretario Gd Nuova Pescara e Cristiano Pavone, dipartimento Lavoro ed economia Gd Abruzzo, “come nella maggior parte dei comuni della provincia, le reti sono date in concessione a un privato e il Comune non possiede una società patrimoniale a cui conferire la proprietà delle infrastrutture”, cioè una realtà come Pescara Energia. “Di conseguenza non percepisce utili rilevanti dalla distribuzione del gas, perché i ricavi restano al gestore privato”. Con Pescara Energia, invece, “il Comune ottiene utili e flussi tariffari diretti, rendendo l’infrastruttura un asset economico e strategico incomparabilmente più rilevante”, affermano quindi i Giovani democratici. Quelle reti, ricordano, sono state acquistare per 22 milioni nel 2025 e ora vengono venute per 13 con circa la metà di questa somma destinata a estinguere il mutuo contratto da Pescara Energia proprio quando le ha comprata. “Una società (Pescara Energia) che avrebbe dovuto valorizzare e custodire un bene strategico – denunciano Castigliego e Pavone esprimendo preoccupazione - oggi lo restituisce ai cittadini con quasi 9 milioni di euro in meno: un dato che non può essere ignorato”. L’occasione anche per ricordare che, rimarcano i due esponenti Gd, “nel 2019 l’intera società Pescara distribuzione gas, che tra le sue attività principali gestiva proprio la concessione delle reti, fu valutata circa 17 milioni di euro”. “Questo dimostra – ribadiscono - che l’attività non era affatto vetusta o antieconomica, ma pienamente efficiente e considerata di valore. È quindi ancor più incomprensibile che oggi le reti, ossia il bene reale e strategico, vengano valutate soltanto 13 milioni”. Grave per i Giovani democratici quanto dichiarato dall’amministratore unico di Pescara Energia con l’avallo del sindaco Carlo Masci per cui “la rete si sarebbe ‘svalutata’ per degrado e obsolescenza. Nel settore del gas, però, il core business del gestore è proprio mantenere il patrimonio efficiente e sicuro tramite manutenzione costante. Sostenere che la rete si sia deteriorata significa affermare qualcosa di tecnicamente improprio: o si ammette una mancata manutenzione negli anni, oppure si tenta di giustificare una svalutazione che non trova riscontro né nelle norme Arera né nelle prassi del settore”, incalzano. “Riteniamo infine gravissimo che si intenda alienare al ribasso il sottosuolo cittadino, un asset strategico in ogni città moderna – continuano Castigliego e Pavone -. A maggior ragione a Pescara, già soggetta a forte pressione urbanistica, dove il sottosuolo dovrebbe essere il luogo dell’innovazione, della digitalizzazione e dell’efficientamento delle reti, non un patrimonio pubblico da svendere. In quest’ottica, le reti del gas rappresentano una infrastruttura potenzialmente utilizzabile in futuro anche per il trasporto dell’idrogeno: un’evoluzione tecnologica che ne accresce ulteriormente il valore strategico e che dovrebbe essere attentamente considerata in qualsiasi valutazione economica”. “Noi continueremo – concludono - a dare pieno supporto ai nostri consiglieri comunali e al Partito democratico, che in queste settimane si stanno opponendo con forza a questa operazione, portando avanti una battaglia necessaria in difesa del patrimonio dei cittadini pescaresi”.
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