Lunedì, 08 Dicembre 2025 18:18

Lutto per la scomparsa di Luigi Cataldi Madonna, il "Filosofo vignaiolo" che ha contribuito a diffondere il vino abruzzese

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Produttore di alcuni dei vini più noti della regione, era originario di Ofena: era stato anche professore dell'università dell'Aquila
Si è spento all'età di 69 anni Luigi Cataldi Madonna, il “professore” o “Filosofo vignaiolo”, come era conosciuto per il suo passato di docente all'università dell'Aquila. , produttore di alcuni dei vini più noti d'Abruzzo, era originario di Ofena, in provincia dell'Aquila, ma viveva a Francavilla al Mare. E proprio la sua Ofena ha annunciato la morte del produttore di vini, un innovatore nel suo campo, che è riuscito a portare l'azienda fondata nel 1920 dall'omonimo nonno a livelli di eccellenza, fino a diventare uno dei produttori più importanti d'Abruzzo. “Amante della vita e della terra - lo ricorda il Comune di Ofena - è riuscito a combinare tradizione e innovazione prediligendo vitigni autoctoni per produrre vini che raccontano letteralmente il territorio. Il suo impegno, la sua voce, la sua risata e la sua esuberanza resteranno per sempre nella nostra memoria collettiva. Alla figlia Giulia va l'abbraccio dell'amministrazione e della cittadinanza tutta”. Cordoglio è stato espresso anche dal sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi: "A lungo docente del nostro ateneo, con l'azienda fondata dal nonno che ha portato avanti per vent'anni prima di passare il testimone alla figlia Giulia - lo ricorda - ha scritto una pagina importante per la viticoltura abruzzese. Il suo ricordo sarà indelebile per generazioni di studenti, per l'intero mondo produttivo che ha visto in lui un punto di riferimento e per tutti gli abruzzesi che hanno apprezzato e apprezzano i suoi vini, che è stato capace di far conoscere ben oltre i confini regionali. Ai suoi cari giungano le nostre condoglianze". Il Consorzio Tutela Vini d'Abruzzo ricorda Luigi Cataldi Madonna come “uno dei pionieri assoluti della viticoltura abruzzese, capace di vedere nel territorio un potenziale ancora nascosto e di trasformarlo in eccellenza. A lui si deve, più di chiunque altro, la riscoperta e la valorizzazione del Pecorino e del Cerasuolo d’Abruzzo, vitigni oggi simbolo della regione nel mondo. Del Professore, così veniva chiamato, ci mancherà tutto… ma soprattutto la sua vasta conoscenza, che andava ben oltre il vino, e che faceva nascere spesso dialoghi interessantissimi sugli argomenti più disparati. Ci uniamo al cordoglio della famiglia e di tutti coloro che lo hanno conosciuto, stimato e amato. Grazie Luigi, per ciò che hai fatto e per ciò che continuerai a rappresentare”.
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