Nessuna illegittimità della delibera, precisano il sindaco Carlo Masci e il presidente di Pescara Energia, ma la vendita di reti obsolete con una liquidità immediata e i fondi europei che arriveranno per portare avanti la rivoluzione energetica. E per i cittadini non cambierà nulla
Una minoranza che “ha solo voglia di fare polemica” perché la decisione di vendere le reti del gas non è la volontà di vendere un asset strategico, ma esattamente il contrario con il vantaggio di una liquidità che consentirà di fare investimenti sulle energie rinnovabili e di chiudere il muto che Pescara Energia ha aperto nel 2005 quando con sono state acquistate (un muto da 14 milioni con circa la metà da saldare). Tutto senza nessun rischio per i cittadini per i quali non cambierebbe in sostanza nulla a prescindere da proprietà e gestione di quelle reti che saranno vendute a 13 milioni e 700mila euro. Lo sostengono e lo precisano il sindaco Carlo Masci e il presidente di Pescara Energia replicando alle polemiche che negli ultimi giorni sollevate dalle opposizioni su quella delibera che tanto ha fatto discutere in consiglio comunale con una battaglia durata ben tre giorni, escludendo anche qualsiasi rischio di contenzioso perché illegittima, sostengono i due, non lo è affatto. Entro fine anno quindi il bando da 200milioni sarà predisposto per una gara che, precisa il sindaco, non riguarderà solo Pescara, ma tutti i 48 Comuni dell’Atem Pescrese che hanno fatto la stessa scelta. Realtà, precisa, dove a governare ci sono sindaci i tutti i colori politici. Lo ribadisce quindi il sindaco, la scelta è quella economicamente più vantaggiosa anche alla luce del fatto che il gas, afferma, è orma una fonte energetica in progressivo declino e perché a renderla tale ci sarebbe la legge del governo Draghi che ha equiparato il Vir (Valore industriali) applicato ai privati anche alle istituzioni pubbliche. Infine il tema “tempistica” con l’accusa rivolta alla maggioranza di aver voluto fare tutto di fretta anche in vista del 18 dicembre, giorno in cui il consiglio di Stato si pronuncerà sulla regolarità delle elezioni comunali dopo che il Tar (Tribunale amministrativo regionale) le ha annullate in 27 sezioni. Per Masci le cose vanno fatte quando è il momento di farle ed era in sostanza necessario deliberare subito per non bloccare le procedure amministrative. Il sindaco: “Le minoranze fanno polemica, è un'operazione conveniente”“La convenienza per i cittadini di Pescara che noi rappresentiamo è quella di vendere tubi obsoleti che fanno passare il gas che oramai è un elemento energetico in regressione, e investire invece in asset strategici che come quelli delle energie rinnovabili”, dichiara quindi il sindaco parlando che di un abbassamento del costo delle bollette. “Purtroppo – aggiunge - abbiamo una minoranza che è sempre più opposizione, che non dà nessun contributo alla crescita della città e grida al lupo a lupo ogni volta, non rendendosi conto, per esempio, che nei 48 Comuni dell'Atem Pescarese non c'è n’è che ha deciso di tenersi quelle reti. Comuni di destra, sinistra, centrodestra, 5 Stelle e così via”. La convenienza, ribadisce, viene da quanto “stabilito a livello nazionale da una legge che è stata emanata durante il governo Draghi, dove c'erano anche il Pd e i 5 Stelle che oggi fanno polemica: una legge che ha stabilito il prezzo delle reti gas con il valore industriale, un prezzo conveniente appunto per cui i Comuni giustamente decidono di vendere un asset che non è affatto strategico e investire in situazioni molto più importanti per i cittadini”. “Avremo con quei soldi che incasseremo la possibilità di realizzare impianti fotovoltaici in tutte le nostre strutture, nelle nostre scuole, nei nostri impianti sportivi, negli edifici comunali per abbattere la bolletta del energetica che oggi invece è alta, e che è già diminuita molto perché noi già abbiamo investito molto in fotovoltaico e continueremo a farlo”. “Tra l'altro – precisa il sindaco - oggi l'unione europea finanzia gli interventi di fotovoltaico e di energia rinnovabile. Quindi noi prenderemo questi soldi dalle reti gas, li investiremo, l'unione europea ce li restituirà, potremmo fare altri investimenti e avremo la diminuzione della della bolletta. Credo che sia un'operazione non conveniente, convenientissima e la minoranza dovrebbe forse studiare di più oppure fare meno polemica strumentale spesso falsa, che condiziona in parte il pensiero di tutti e invece le situazioni sono talmente evidenti che tutti i Comuni”. Quindi la presunta illegittimità di quella delibera e i possibili contenzioni. “Non c’è nessun rischio – risponde Masci -. Non è vero quello che dice la minoranza che ha solo voglia di fare polemica, come dimostra ogni volta. I documenti predisposti dal regolatore e cioè dall’Arera e sono stati seguiti pedissequamente da Pescara Energia. La gara si farà regolarmente, ma la gara – sottolinea - non riguarda il comune di Pescara, la gara riguarda 48 comuni della provincia di Pescara, in parte della provincia di Teramo e in parte della provincia di Chieti. Quindi questa polemica tutta pescarese mi sembra veramente qualcosa di provinciale che non porta nulla alla collettività pescarese”. Sui tempi ribadisce: “le cose si fanno quando si devono fare e oggi le abbiamo fatte perché tutti gli altri Comuni già avevano deliberato e dovevamo farlo anche noi per non ritardare dei processi amministrativi che altrimenti si sarebbero ritardati per colpa del Comune Pescara. Andiamo avanti tranquillamente e con la grande convenienza dei cittadini di Pescara”. Diodati: “Per i cittadini non cambierà nulla, ma noi potremmo fare investimenti”“La durata della gara – spiega quindi Diodati - non è in questo momento stimabile. Verrà pubblicata entro la fine dell'anno. Noi speriamo che entro il 2027 si arrivi a definizione. Una volta definita con il nuovo gestore l'incasso che verrà eseguito per quanto riguarda il Comune di Pescara e quindi Pescara Energia servirà sia per togliere il mutuo residuo, sia per investimenti che riguarderanno fondamentalmente le energie rinnovabili, come abbiamo fatto in questi anni realizzando diversi impianti fotovoltaici a servizio della comunità”. Con la vendita quindi, rimarca, “aumenteremo gli investimenti a carico della comunità con energie rinnovabili”. Al presidente di Pescara Energia chiediamo quindi se nell’immediato ci sarà la liquidità per gli investimenti con tanto di cancellazione del mutuo, dare le reti ai privati che benefici porterà alla cittadinanza a lungo termine? “I benefici sono quelli che abbiamo in questo momento qui perché il fatto che noi vendiamo le reti gas non portano nessuna differenza nei confronti del cittadino: è l'ente regolatore che stabilisce i valori del costo del gas. E’ l’Arera e il gestore o proprietario delle reti non può fare altro che gestire le reti, ma sempre sul costo che viene stabilito dall’Autorità. Quindi – conclude - rimarrà tutto uguale”.