Sola e Alessandrini denunciano lo stop al progetto da 3 milioni derivato dalla "presa in giro" della stima degli espropri "previsti per 700mila euro e ora valutati 8 milioni: nessun cantiere e ditta aggiudicatrice sollevata dall'incarico". Masci: "Allarmismi infondati, è già successo e le opere sono state realizzate. Faremo ricorso in appello"
Botta e risposta tra il Movimento 5 Stelle e il sindaco Carlo Masci sul Parco Nord o meglio sugli espropri che, denunciano il consigliere comunale Paolo Sola e la consigliera regionale Erika Alessandrini, starebbero tenendo al palo il progetto da 3 milioni di euro. Ricorsi derivati, denunciano i due esponenti del M5s, dalle valutazioni con cui si intendevano liquidare i proprietari di quei terreni e cioè proprio la ragione per cui, rimarca Sola, in aula non votò la delibera con cui si diede via al progetto seppur condividendone la sostanza. Espropri da 8 milioni di euro, denunciano Sola e Alessandrini, per cui l’ente aveva invece previsto 700mila euro di pagamento: “una voragine economica figlia dell’incoscienza di chi governa Pescara”.“Allarmi infondati”, risponde il sindaco sottolineando che la differenza di costo deriverebbe da stime diverse fatte (l’una, per conto dell’ente, dall’Agenzia delle entrate e l’altra da una commissione chiesta dagli espropriandi) contro cui ora farà ricorso alla corte d’appello nella convinzione che il problema si risolverà così come già successo, precisa, ad esempio nel caso del Parco Colle del Telegrafo o del parcheggio in via Gioberti.Se quindi per il sindaco “il parco si farà” per il Movimento 5 Stelle il blocco determinato dai ricorsi in atto e l’arbitrato necessari per individuare la giusta indennità per quei terreni “certifica un fallimento amministrativo che ha pochi precedenti nella storia recente della città. Ed è un fallimento interamente firmato dal sindaco Masci e dalla sua maggioranza” dato che lo stesso Comune sulla valutazione fatta (16 euro a metro quadrato) avrebbe smentito se stesso sostenendo nell’istruttoria che è di 35 con i proprietari che parlano addirittura di 150 euro al metro quadrato.Sola e Alessandrini (M5s): “Tutto fermo: è arrivata la resa dei conti”Una vera e propria “resa dei conti” quella arrivata per i Sola e Alessandrini. “Mentre il sindaco si riempiva la bocca con un progetto irrealizzabile, il Movimento 5 Stelle era l’unica forza politica a denunciare in consiglio comunale l’inganno ai danni della città: da soli abbiamo votato contro quella delibera, segnalando con chiarezza il rischio di un contenzioso multimilionario che oggi si è materializzato in tutta la sua gravità”, ribadiscono.“Lo dicemmo in aula – ricordano -: la valutazione dei terreni a 16 euro al metro quadro era una presa in giro, una cifra fuori da ogni logica tecnica e di mercato. Oggi l’arbitrato parla chiaro: il valore reale è di 150 euro. Quasi dieci volte tanto. E, oltre al danno la beffa: il Comune, per difendersi nella procedura arbitrale, ha sostenuto in istruttoria che la valutazione corretta fosse di 35 euro al metro quadro, smentendo quindi se stesso e la propria delibera”.“Una goffa ammissione di colpa considerando altri casi in cui il Comune, quando si è trattato di vendere aree comunali simili, ha utilizzato stime interne ben più vicine al valore reale dei terreni. Scegliere di utilizzare una valutazione così bassa è stata una leggerezza imperdonabile, che oggi ricade interamente sulle casse pubbliche”. Quel che resta, ad oggi, proseguono Sola e Alessandrini, è che “il quadro è desolante: il cantiere non è mai partito, la ditta aggiudicatrice è stata sollevata dall’incarico, non esiste copertura finanziaria credibile. L’unica cosa che l’amministrazione ha saputo produrre sono rendering da campagna elettorale, utili ad alimentare una narrazione farlocca”.“Ossessionato dagli annunci egocentrici, non ha fatto altro che inseguire titoli di giornale e primati inventati, mentre le casse pubbliche venivano esposte a un danno enorme e prevedibilissimo. Chi si spaccia per grande progettista si è rivelato invece il sindaco degli errori, dell’improvvisazione e delle bugie. Ora abbia il coraggio di guardare in faccia i cittadini – concludono Sola e Alessandrini - e si assuma la responsabilità di un errore gigantesco che - soprattutto - si poteva evitare. Dica chiaramente se il progetto è da considerarsi archiviato o come intende trovare 8 milioni di euro per gli espropri. Perché, allo stato attuale, siamo passati da Parco Nord a Parco No”.Il sindaco: “Allarmi infondati, il Parco Nord si farà”La denuncia del M5s per il sindaco non sarebbe altro che un “allarme infondato” fatto “per provare a racimolare qualche ultimo sprazzo di visibilità, e questa volta si inventa addirittura la mancata realizzazione del Parco Nord: un’opera attesa da oltre trent’anni e che questa amministrazione è riuscita, finalmente, a concretizzare attraverso l'esproprio dei terreni e un progetto esecutivo già appaltato”. “Devo dire, però, che sono quasi contento che l’abbiano fatto: ogni volta che i 5 Stelle hanno annunciato che una nostra opera non sarebbe mai stata portata a termine, quella stessa opera è stata poi realizzata. Penso all’allungamento della pista dell’aeroporto, penso al rifugio per cani a Spoltore, che in questi giorni sta andando in gara. Ricordo bene anche le loro dirette dai cantieri di piazza Sacro Cuore e di corso Umberto, quando sostenevano che avessimo ‘ucciso il verde per fare spazio al cemento’: oggi – ribatte il sindaco - tutti hanno sotto gli occhi il meraviglioso risultato, con centinaia e centinaia di nuovi alberi e piante”. Quindi il Parco Nord per il quale “la realtà è molto diversa da quella raccontata”, afferma. “Ci siamo affidati per la valutazione dei terreni espropriati, come previsto dalla legge, all’Agenzia delle Entrate, un ente pubblico deputato a fare proprio queste valutazioni per altri enti pubblici, che ha stimato quei terreni, con destinazione a verde pubblico, 16 euro al metro quadro. Successivamente una commissione, richiesta dagli espropriandi, ha indicato una valutazione completamente diversa, arrivando a una cifra totalmente fuori contesto di 150 euro al metro quadro: una dinamica già vista per altri espropri, come ad esempio nel caso del Parco Colle del Telegrafo o del parcheggio in via Gioberti, dove le valutazioni della commissione erano di gran lunga superiore a quella iniziale”. “Allora, come previsto dalla legge, il Comune fece ricorso alla corte d’appello e le quotazioni rientrarono nei margini corretti. Lo stesso faremo ora: presenteremo ricorso alla corte d’appello contro la valutazione, a cui il nostro tecnico si è opposto, e sono certo che sarà accolta, ridimensionando notevolmente una cifra, quella dei 150 euro, che non ha alcuna base per essere considerata valida. Una certezza, comunque, c’è: il Parco Nord si farà. E anche questa previsione catastrofista dei 5 Stelle sarà, come le altre – conclude il sindaco -, completamente ribaltata. E Pescara avrà un grande parco in più”.