È rimasto schiacciato da un macchinario mentre stava lavorando alla manutenzione ferroviaria sulla tratta Civitavecchia-Tarquinia ed è morto. A perdere la vita è stato un operaio ucraino di 35 anni residente a Capistrello (L’Aquila): Iurii Kulba. Come riportato da l’incidente mortale sul lavoro è avvenuto la notte di giovedì 27 novembre. L’uomo sarebbe stato immediatamente soccorso e portato in ospedale, ma lì sarebbe poi deceduto. A occuparsi degli accertamenti ora è la Polfer. “Durante le operazioni di rinnovamento e risanamento del binario la macchina rincalzatrice avrebbe subito un guasto e nel tentativo di risolverlo, i martelli della macchina si sarebbero staccati colpendo il lavoratore – fa sapere la Cgil Roma -. Nonostante i rapidi soccorsi, Iurii Kulba è morto nella serata per le gravissime ferite riportate. Fare chiarezza su cosa sia accaduto è fondamentale, ma non basta, perché questa – sottolinea il sindacato - è l’ennesima tragedia che si verifica negli appalti di manutenzione della rete ferroviaria del nostro Paese. Ci chiediamo cosa altro debba ancora accadere per rendersi conto che il modello di gestione della manutenzione, tra definanziamenti e appalti al ribasso, è tra le prime cause degli incidenti sul lavoro in questo settore”. Il cordoglio del sindaco di CapistrelloIn un post condiviso sui social il sindaco di Capistrello, Maurizio Murzilli, ha espresso il cordoglio della cittadinanza per la morte di Kulba. “La nostra comunità è profondamente colpita per la perdita di un'altra giovane vita che ci abbandona prematuramente per un grave incidente sul lavoro. Voglio esprimere le più sentite condoglianze alla famiglia di Iurii Kulba, che improvvisamente lascia nello sgomento tutti noi”. “Iurii – scrive ancora il sindaco - era un ragazzo ucraino, giovane marito e giovane padre, lavoratore e uomo educatissimo, magnificamente integrato con la sua splendida famiglia nel nostro paese. Un abbraccio sincero a tutti i suoi cari - ha aggiunto - e in particolar modo alla moglie e al piccolo coetaneo e amichetto dei nostri figli. Un dolore immenso, di fronte al quale nessuna parola può arginare l'angoscia che ci sta attanagliando. In questo momento così drammatico la nostra comunità deve stringersi attorno alla famiglia di Iurii e pregare per i suoi cari”.