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Martedì, 23 Dicembre 2025 17:34

Colonia felina sterminata a Villa Raspa, l'associazione Fontevecchia: "Avvelenati, pronta la denuncia"

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A morire sono stati 8 dei 15 gatti stanziali della colonia riconosciuta dal 2016 di via Valle Carbone, spiega la portavoce Patricia Fogaraccio. Sarebbe stato usato veleno per lumache e la conferma dovrebbe arrivare dall'autopsia. Morti anche un cagnolino e un coniglietto di proprietà. Risposte si attendono dalle immagini delle telecamere già scaricate
Una colonia felina riconosciuta dal 2016 praticamente sterminata e alla base della morte accertata di 8 dei 15 gatti stanziali, ci sarebbe il veleno di lumache. A denunciarlo è l’associazione Fontevecchia presieduta da Luciano Troiano e di cui portavoce è Patricia Fogaraccio ed è proprio lei a ricostruire quanto è avvenuto il 18 dicembre quando è stata fatta la scoperta, annunciando che si sta ora procedendo alla denuncia anche grazie alle immagini scaricate dalle telecamere installate in quella che è, precisa, un’area privata, con lo scopo di risalire al o ai presunti responsabili. Una ipotesi di avvelenamento che sarebbe alla base anche del decesso, avvenuto nel giro di poche ore, del cagnolino e del coniglietto di proprietà di una famiglia che vive dove c’è la colonia felina che, sottolinea Fogaraccio, “era il vero obiettivo”.Siamo in via Valle Carbone, a Villa Raspa di Spoltore ed è qui che, racconta “il 18 dicembre una signora che ci vive con la sua famiglia ha trovato i primi gatti morenti. Li ha portati direttamente alla clinica H24 e lì le è stato detto dell'avvelenamento causato dal veleno per lumache. Tornata a casa ha anche trovato il suo cagnolino e il coniglietto morti”, sottolinea. Su una delle carcasse dei gatti, fa quindi sapere Fogaraccio, è stata già fatta l’autopsia e ora si aspetta il risultato per avere la conferma, ovvero l’ufficialità, dell’avvelenamento che si ipotizza abbia causato la morte di almeno 8 dei 15 gatti. Sì perché, fa sapere, “4 li abbiamo trovati superstiti, ma gli altri non sappiamo che fine abbiano fatto. Se sono scappati o magari sono andati a morire altrove”. Anche sui residui di cibo, precisa, sono stati chiesti i controlli per sapere se, qualora fosse accertata la presenza del veleno, questo sia stato somministrato attraverso i bocconi. Ora quindi la denuncia e poi la speranza, conclude, che si possa arrivare a scoprire se vi è una responsabilità auspicando di avere giustizia sebbene ammetta di non confidarci troppo, augurandosi più “quella divina” come scrive in un post con cui ha denunciato la vicenda. Di certo le immagini delle telecamere, se così fosse, potranno dare importanti risposte.
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