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Venerdì, 05 Dicembre 2025 12:06

Blitz dei carabinieri nella Marsica, 17 indagati per traffico di stupefacenti: coinvolta anche Spoltore

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Le perquisizioni sono state effettuate nelle case delle persone indagate e nella sede di alcune attività commerciali a loro riconducibili
Vasta operazione eseguita giovedì 4 dicembre, alle prime luci dell'alba, su decreto di perquisizione emesso dalla Procura della Repubblica del tribunale di Avezzano, per la ricerca di sostanze stupefacenti e denaro di provenienza illecita. Come riporta LaPresse, sono scesi in campo un centinaio di carabinieri del Comando provinciale dell'Aquila, delle 5 Compagnie dipendenti, con il supporto del nucleo cinofili e della squadra artificieri antisabotaggio del Comando provinciale carabinieri di Chieti, coadiuvati da diverse unità dello squadrone eliportato cacciatori Puglia di Amendola (Foggia), da 2 squadre di intervento operativo e una squadra operativa di supporto dell'8° reggimento carabinieri Lazio di Roma, nonché da una squadra operativa di supporto del 10° reggimento carabinieri Campania di Napoli. L'operazione, partendo da Avezzano, si è estesa ad altri comuni della Marsica, sino a coinvolgere alcuni obiettivi a Spoltore e nella capitale, dove le donne e gli uomini dell'Arma aquilana hanno operato con il supporto dei militari del nucleo investigativo del Comando provinciale carabinieri di Pescara e delle Compagnie carabinieri di Roma piazza Dante, Roma Trionfale, Roma Cassia e Frascati (Roma). Nell'operazione sono coinvolte 17 persone, uomini e donne, di età compresa tra i 24 ed i 65 anni, indagati per i reati di concorso in produzione, traffico, detenzione illecita ai fini spaccio e spaccio di sostanze stupefacenti. L'attività di indagine dei carabinieri del nucleo investigativo dell'Aquila ha preso avvio nel 2023, in seguito al tentato omicidio di un addetto alla sicurezza di un locale notturno, nella Marsica e ha portato all'emissione di 2 misure cautelari personali nei confronti di 2 persone, già note alle forze dell'ordine, indagate anche in questo procedimento. L'attività investigativa, nei mesi successivi, avrebbe permesso agli inquirenti di ricostruire il ruolo svolto da ognuno dei 17 indagati in relazione a una fiorente attività di spaccio di stupefacenti ad Avezzano e in altri comuni della Marsica. Le sostanze stupefacenti, cocaina e hashish, venivano acquistate nei quartieri periferici di Roma grazie all'interessamento di un 64enne che, dietro compenso, fungeva da intermediario. Il trasporto degli stupefacenti, nel capoluogo marsicano, era svolto da altri sodali che, come ricostruito nel corso delle indagini, viaggiavano su autovetture diverse e ben distanziate l'una dall'altra, la prima con funzione di staffetta per segnalare l'eventuale presenza di forze dell'ordine. Una volta che gli stupefacenti raggiungevano Avezzano, altri si occupavano dello spaccio e di incassarne i proventi. L'attività investigativa, inoltre, avrebbe permesso ai militari non solo di ricostruire il volume di affari illeciti del gruppo familiare di Avezzano, di etnia rom, ma anche di arrestare uno degli indagati per detenzione illecita di sostanze stupefacenti ai fini spaccio, tra aprile e maggio 2024, procedendo anche al sequestro, complessivamente, di 600 grammi di cocaina e di 100 grammi di hashish. Perquisizioni eseguite dai carabinieri nella Marsica a carico di una famiglia di etnia Rom di Avezzano. Tra le accuse mosse a diversi componenti del gruppo detenzione, spaccio e traffico di sostanze stupefacenti, come riporta LaPresse. Diverse le perquisizioni eseguite nel capoluogo marsicano che avrebbe consentito di rinvenire e sequestrare un'ingente somma di denaro contante e assegni, una macchina conta banconote, diversi orologi di pregio e monili in oro, un bilancino di precisione e numerosi telefoni cellulari. I carabinieri del nucleo investigativo dell'Aquila, inoltre, hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo, emesso dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Avezzano. Nel dettaglio, il provvedimento di sequestro riguarda un complesso immobiliare, abusivo, costituito da 4 manufatti e superficie complessiva pari a circa 750 metri quadrati, un locale a uso commerciale, un appartamento con annesso magazzino e 13 appezzamenti di terreno, riconducibili a una donna di 46 anni, nonché quote societarie di un'attività commerciale di Avezzano, riconducibile a un uomo di 30 anni. I riscontri investigativi raccolti dagli uomini dell'Arma nell'attività di indagine patrimoniale, condotta parallelamente all'attività investigativa sul traffico di sostanze stupefacenti, avrebbero consentito al gip del tribunale di Avezzano di accertare la sproporzione tra i beni di proprietà e comunque nella disponibilità di 2 degli indagati e le rispettive dichiarazioni reddituali presentate negli ultimi 10 anni, così da poterne disporre il sequestro preventivo finalizzato alla confisca, cosiddetta allargata.  
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