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Martedì, 25 Novembre 2025 12:24

Nino. 18 giorni: Nino D’Angelo e Toni D’Angelo al Multiplex Arca

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Mercoledì 26 novembre alle 20.40 al Multiplex Arca ci saranno Nino D’Angelo e Toni D’Angelo che incontreranno il pubblico in sala per presentare il loro film “Nino. 18 giorni”. Condurrà la serata il critico cinematografico Francesco Di Brigida.Diretto da Toni D’Angelo è un racconto intenso e toccante che scava nell’anima di Nino D’Angelo, padre del regista, e conosciuto da tutti come artista capace di attraversare generi, palcoscenici e generazioni, restando sempre fedele alle proprie radici. Dopo essere stato presentato Fuori Concorso alla 82. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, il film ha iniziato il suo cammino in sala dal 20 novembre, distribuito da Nexo Studios.Prodotto da Isola Produzioni con Rai Cinema, Mad Entertainment, Stefano Francioni produzioni, Di.Elle.O., in collaborazione con Archivio Audiovisivo del movimento operaio e democratico Ets e Waterclock e realizzato con il contributo del fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell’audiovisivo del Ministero della Cultura. Media partner Radio LatteMiele e MYmovies. L’opera è stata realizzata in collaborazione con la Regione Campania e la Film Commission Regione Campania.Il film documentario su Nino D’Angelo è prodotto da Isola Produzioni con Rai Cinema, Mad Entertainment, Stefano Francioni produzioni, Di.Elle.O, in collaborazione con Archivio Audiovisivo del movimento operaio e democratico ETS e Waterclock e realizzato con il contributo del fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell’audiovisivo del Ministero della Cultura.Nino D’Angelo negli anni ‘80 è stato il caschetto biondo più famoso d’Italia dopo Raffaella Carrà. Oggi non ha più il caschetto e non fa più quelle canzoni che lo resero famoso allora, come ’Nu jeans e ‘na maglietta. I suoi capelli si sono ingrigiti, anche se glieli taglia lo stesso barbiere che inventò il caschetto. Vive a Roma, circondato dalla sua numerosa famiglia, e la sua musica - che compone in un piccolo studio sulla Cassia - ha il suono del Mediterraneo. L’ultimo concerto allo Stadio Maradona di Napoli è un saluto definitivo agli anni ‘80, al caschetto e a quel tipo di musica. A vivere con lui questo momento, nascosto dietro un telefonino, suo figlio, Toni, regista. Lo incalza con le domande, registra tutto, anche e soprattutto i momenti più intimi. Chi era suo padre negli anni ‘80? Com’è arrivato al successo e al benessere dalla povertà più assoluta? E perché, una volta raggiunto il successo, nel bel mezzo degli anni ‘80, quando Toni era piccolo, hanno dovuto abbandonare la città che aveva reso celebre suo padre?In Nino. 18 giorni, Toni D’Angelo segue il padre tra concerti e nuovi progetti, ma lo conduce anche indietro nel tempo, nei luoghi delle sue radici: San Pietro a Patierno, il quartiere di Napoli dove è cresciuto, e Casoria, il paese in cui è diventato uomo, artista e genitore. Il pretesto per iniziare questo viaggio sono proprio quei 18 giorni in cui, alla nascita di Toni, Nino si trovava a Palermo, impegnato nella sua prima sceneggiata di successo. Un trionfo inaspettato che lo trattenne lontano e ritardò di 18 giorni il loro primo incontro. Oggi, attraverso questo racconto a due voci, padre e figlio cercano di recuperare quel tempo perduto. Per ritrovarsi, conoscersi davvero. E per riscoprirsi, ora che anche Toni è padre a sua volta.
Mercoledì 26 novembre alle 20.40 al Multiplex Arca ci saranno Nino D’Angelo e Toni D’Angelo che incontreranno il pubblico in sala per presentare il loro film “Nino. 18 giorni”. Condurrà la serata il critico cinematografico Francesco Di Brigida.Diretto da Toni D’Angelo è un racconto intenso e toccante che scava nell’anima di Nino D’Angelo, padre del regista, e conosciuto da tutti come artista capace di attraversare generi, palcoscenici e generazioni, restando sempre fedele alle proprie radici. Dopo essere stato presentato Fuori Concorso alla 82. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, il film ha iniziato il suo cammino in sala dal 20 novembre, distribuito da Nexo Studios.Prodotto da Isola Produzioni con Rai Cinema, Mad Entertainment, Stefano Francioni produzioni, Di.Elle.O., in collaborazione con Archivio Audiovisivo del movimento operaio e democratico Ets e Waterclock e realizzato con il contributo del fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell’audiovisivo del Ministero della Cultura. Media partner Radio LatteMiele e MYmovies. L’opera è stata realizzata in collaborazione con la Regione Campania e la Film Commission Regione Campania.Il film documentario su Nino D’Angelo è prodotto da Isola Produzioni con Rai Cinema, Mad Entertainment, Stefano Francioni produzioni, Di.Elle.O, in collaborazione con Archivio Audiovisivo del movimento operaio e democratico ETS e Waterclock e realizzato con il contributo del fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell’audiovisivo del Ministero della Cultura.Nino D’Angelo negli anni ‘80 è stato il caschetto biondo più famoso d’Italia dopo Raffaella Carrà. Oggi non ha più il caschetto e non fa più quelle canzoni che lo resero famoso allora, come ’Nu jeans e ‘na maglietta. I suoi capelli si sono ingrigiti, anche se glieli taglia lo stesso barbiere che inventò il caschetto. Vive a Roma, circondato dalla sua numerosa famiglia, e la sua musica - che compone in un piccolo studio sulla Cassia - ha il suono del Mediterraneo. L’ultimo concerto allo Stadio Maradona di Napoli è un saluto definitivo agli anni ‘80, al caschetto e a quel tipo di musica. A vivere con lui questo momento, nascosto dietro un telefonino, suo figlio, Toni, regista. Lo incalza con le domande, registra tutto, anche e soprattutto i momenti più intimi. Chi era suo padre negli anni ‘80? Com’è arrivato al successo e al benessere dalla povertà più assoluta? E perché, una volta raggiunto il successo, nel bel mezzo degli anni ‘80, quando Toni era piccolo, hanno dovuto abbandonare la città che aveva reso celebre suo padre?In Nino. 18 giorni, Toni D’Angelo segue il padre tra concerti e nuovi progetti, ma lo conduce anche indietro nel tempo, nei luoghi delle sue radici: San Pietro a Patierno, il quartiere di Napoli dove è cresciuto, e Casoria, il paese in cui è diventato uomo, artista e genitore. Il pretesto per iniziare questo viaggio sono proprio quei 18 giorni in cui, alla nascita di Toni, Nino si trovava a Palermo, impegnato nella sua prima sceneggiata di successo. Un trionfo inaspettato che lo trattenne lontano e ritardò di 18 giorni il loro primo incontro. Oggi, attraverso questo racconto a due voci, padre e figlio cercano di recuperare quel tempo perduto. Per ritrovarsi, conoscersi davvero. E per riscoprirsi, ora che anche Toni è padre a sua volta.
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