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Mercoledì, 17 Settembre 2025 14:10

VIDEO | Vendita delle reti del gas di Pescara Energia, lo scontro Diodati-Pettinari arriva in procura: partono gli esposti

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L'amministratore unico della società lo ha già presentato per denunciare le "falsità" dette nelle ultime settimane dal gruppo guidato da Domenico Pettinari, afferma elencandole. "Bavaglio per una posizione politica, gravissimo", ribatte il capogruppo che si riserva di ricorrere anche lui alle vie legali
Sì alla polemica politica, ma no alle “falsità” che avrebbero leso l’immagine di Pescara Energia con il suo amministratore unico, Giuliano Diodati che annuncia: “presentato un esposto per diffamazione alla procura” nei confronti del gruppo comunale guidato da Domenico Pettinari. Il danno, rivendica quest’ultimo annunciando un contro-esposto, viene fatto proprio al movimento politico che guida dato che non solo sarebbe stato tirato in ballo personalmente, ma quell'esposto sarebbe stato fatto per criticare una posizione politica sollevata, tra l'altro, non nei confronti della società, ma del Comune.Il botta e risposta sul bando per la vendita delle reti del gas oggi in capo alla partecipata dell'ente e su cui l’ultima parola spetta al consiglio comunale, finisce direttamente nelle stanze del Palazzo di Giustizia. L'annuncio arriva praticamente in contemporanea: da Diodati nel corso di una conferenza stampa tenutasi in Comune con al fianco il sindaco Carlo Masci; da Pettinari nel corso della manifestazione organizzata sotto Palazzo di Città proprio perché di quell'esposto si era avuto sentore. I due, Diodati e Pettinari, si sono anche incontrati sotto la scalinata del Comune, ma nessun punto d’incontro. Le posizioni restano distanti e ora sembra che il proseguo della storia non si scriverà solo nella sala consiliare dove dovrà arrivare la delibera per decidere se alla fine le reti si venderanno o no, ma anche nelle aule di tribunale. Diodati: “Falsità che ci hanno danneggiati con fornitori e cittadini”Le dichiarazioni fatte da Pettinari nelle ultime settimane, ha quindi denunciato Diodati, “hanno provocato danni alla nostra società: riceviamo continue sollecitazioni da parte dei nostri fornitori che vogliono sapere qual è la situazione reale. Noi ci siamo tutelati, abbiamo presentato un esposto denuncia alla procura della Repubblica inoltrando tutta la documentazione inerente la valutazione o meno della vendita delle reti del gas del Comune di Pescara, ma anche tutte le falsità che sono state dette in questo ultimo periodo dal consigliere Pettinari e dal suo gruppo”. “Va benissimo la polemica politica – aggiunge -. Qualcuno ci ha accusato di voler togliere la parola. Assolutamente. Politicamente ognuno può fare le sue scelte, ma quando si danno comunicazioni devono rispondere a verità perché altrimenti si distorce la realtà”. Le “falsità” di cui parla Diodati sarebbero in merito alla valutazione fatta da Pettinari per cui le reti acquistate per 22 milioni, oggi varrebbero oltre 17 milioni e non 13 perché quella valutazione è stata fatta e certificata da Arera e senza non si sarebbe neanche potuti arrivare al bando; quindi, in caso di vendita, la perdita del canone da 2,5 milioni che chi oggi le gestisce le reti del gas versa al Comune. Non si perderebbe nulla perché con l’aggiudicazione della nuova gara d’Atem quel canone passerebbe a 470mila euro. Altra “falsità”, incalza l’amministratore unica, l’affermazione che se le reti fossero vendute Pescara Energia non avrebbe ragione di esistere perché proprio in virtù della gara Atem diventerà stazione appaltante per la gestione del contratto di tutti i 46 Comuni d’ambito. Infine gli 8 milioni rettificati in bilancio che non costiturebbero una “svalutazione patrimoniale”, ma solo un’operazione di trasparenza. Pettinari: “Gravissimo, si tenta di mettere il bavaglio a un movimento politico”“Stiamo parlando di una cosa di una gravità inaudita. Io rappresento un movimento politico che esprime una sua visione: siamo contrari alla vendita delle reti e chiediamo al Comune e non alla società, di non venderle. Parliamo con l’amministrazione comunale chiedendo che non porti quella delibera in consiglio”, risponde Pettinari che torna a denunciare che la contrarietà fa leva sul fatto che quei 22 milioni di euro per l’acquisto delle reti fatto nel 2005, lo si sta ancora pagando: all’appello mancano 7,4 milioni di euro. “Facciamo questa battaglia e abbiamo espresso legalmente e legittimamente la nostra opinione”. Essere stati oggetto di esposto “vuol dire ledere la nostra di immagine, l’immagine di chi è stato democraticamente eletto limitandone le funzioni. Noi abbiamo il diritto, il dovere di esprimerci sugli atti e dire come la pensiamo. Se a qualcuno questa cosa dà fastidio e si permette di denunciare risponderà a sua volta”, incalza riferendosi al fatto che Pescara Energia lo ha citato personalmente “con frasi offensive e lesive dicendo che non so leggere le norme. Quello che sta succedendo è gravissimo”, ribadisce con alle sue spalle i sostenitori che hanno messo un cerotto sulla bocca a simboleggiare il tentativo che si sarebbe attuato per zittire il suo movimento. Gli chiediamo quindi se arriverà il contro-esposto: “Noi – risponde - tuteleremo in tutte le sedi la nostra immagine perché è stata gravemente lesa in questa operazione, non solo lesa, ma ci sentiamo limitati nelle nostre funzioni di sindacato ispettivo e di consiglieri comunali. Una cosa tutelata dalla Costituzione perché questa tutela i corpi politici e oggi a mio avviso è sotto attacco un corpo politico che noi legittimamente rappresentiamo”.Copyright 2025 Citynews
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