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Martedì, 29 Aprile 2025 17:18

Furto e riciclaggio di ponteggi nei cantieri edili per il Superbonus 110%, arrestato un 45enne a Pescara

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A eseguire l'ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dall'Ufficio Gip del Tribunale di Potenza, su richiesta di questa Procura della Repubblica, nei confronti di 11 persone
I carabinieri di Potenza supportati dai Comandi provinciali competenti per territorio, su disposizione della Procura della Repubblica di Potenza, hanno dato esecuzione a Potenza, Bellizzi, Campagna ed Eboli (Salerno), Pescara, San Cesareo e Zagarolo (Roma), a un'ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dall'ufficio Gip del tribunale di Potenza, su richiesta di questa Procura della Repubblica, nei confronti di 11 persone, come riporta AskaNews. Tutte accusate a vario titolo di essere coinvolte in un giro di furti e riciclaggio di ponteggi per l'edilizia, materiale particolarmente richiesto dalla imprese che hanno sfruttato il cosidetto Supernonus 110%. Le persone sono destinatarie nello specifico: 5 della custodia cautelare in carcere (un 74enne di Potenza, un 67enne di Bellizzi, un 48enne di Acerno, un 43enne domiciliato a Campagna e un 45enne residente a Pescara); 6 dell'obbligo di presentazione tre volte alla settimana alla polizia giudiziaria, tutte ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata ai furti, autoriciclaggio e ricettazione. Secondo l'impostazione accusatoria accolta dal Gip, gli indagati avrebbero costituito un'associazione per delinquere attiva nelle provincie di Potenza e Salerno e dedita alla commissione di reati contro il patrimonio, in particolare furti di materiale edile, autoriciclaggio e ricettazione. L'indagine trae origine dal furto aggravato di strutture da ponteggio e impalcature commesso a Vietri di Potenza il 23 novembre 2023 ai danni di una nota società del posto operante nel settore delle ristrutturazioni immobiliari. L'attività svolta dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Potenza ha permesso dapprima di identificare gli autori del reato, successivamente di ricondurre l'evento nell'ambito di un'associazione per delinquere i cui componenti, ognuno con il proprio ruolo, operavano secondo un preciso protocollo operativo. L'organizzazione, infatti, si muoveva seguendo una collaudata procedura d'azione che passava dallo studio del percorso da seguire allo spegnimento sincronizzato dei dispositivi mobili, dall'utilizzo di veicoli dedicati per commettere il reato all'immediata consegna della refurtiva al ricettatore, preventivamente individuato e preallertato per l'immediato reimpiego della merce trafugata all'interno della propria azienda edile. L'indagine, svolta sia attraverso servizi di natura dinamica di osservazione e pedinamento che tecnica d'intercettazione audio e video, ha permesso di scoprire come il giro d'affari del gruppo criminale fosse strettamente legato all'incentivo statale denominato "Bonus 110", strumento normativo che ha notevolmente aumentato la richiesta di materiale edile e strutture per ponteggi utilizzati nelle ristrutturazioni immobiliari e - di conseguenza - i relativi costi, e il cui approvvigionamento, a volte, avveniva da parte delle imprese del settore rivolgendosi anche a canali illeciti. Gli appartenenti al gruppo, infatti, disponevano di un'articolata rete di conoscenze sul territorio potentino, campano e non solo, che consentiva loro, dopo aver commesso i furti, di rivendere ad imprese e/o società compiacenti operanti nel campo dell'edilizia, e impegnate nelle ristrutturazioni immobiliari con il citato bonus, il materiale edile trafugato ad un prezzo più vantaggioso rispetto a quello di mercato.
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