Nei guai un ragazzo di 24 anni già noto alle forze dell'ordine che è stato denunciato a Spoltore dai carabinieri
Si sarebbe spacciato per un dipendente dell'Enel e grazie a questa scusa avrebbe truffato a Spoltore un uomo di 60 anni.Per questa ragione un ragazzo di 24 anni di Noto (Siracusa), già noto alle forze dell'ordine, è stato denunciato per truffa dai carabinieri.Lunedì 28 aprile, a conclusione di accertamenti i carabinieri della Stazione di Spoltore hanno denunciato il 24enne che avrebbe ingannato un 60enne residente a Spoltore, facendo leva sul proprio falso ruolo di dipendente di una nota azienda di energia elettrica.
La truffa si sarebbe concretizzata lo scorso 15 marzo quando il 24enne aveva avvicinato la vittima mentre era seduto su una panchina nel centro della frazione di Caprara d’Abruzzo, nei pressi della propria abitazione.
L’autore, fingendosi dipendente di una nota azienda di energia elettrica, avrebbe contestato alla vittima delle problematiche all’impianto elettrico e lo avrebbe indotto a farsi consegnare tutto il denaro che aveva: il 60enne preoccupato di rimare senza elettricità consegnava al malfattore 3.400 euro.
Solo dopo qualche settimana la vittima ha compreso di essere stato truffato si è presentato in caserma per denunciare l’accaduto. L’analisi dei ripetitori telefonici, i sistemi di videosorveglianza e gli elementi forniti dall’uomo hanno indirizzato le indagini condotte dai carabinieri di Spoltore a risalire all’identità del responsabile e alla conseguente denuncia alla Procura di Pescara. Essenziale, in questi casi, risulta essere una tempestiva segnalazione alle autorità competenti.
«L’operazione», fanno sapere dal Comando provinciale dell'Arma, «si inserisce in un quadro più ampio di azioni quotidiane volte a contrastare le truffe ed i reati predatori e nella circostanza si invita la cittadinanza a prestare massima attenzione e a segnalare tempestivamente al NUE 112 qualsiasi presenza sospetta, per evitare che altre persone possano cadere vittime di simili inganni. Si precisa che gli accertamenti compiuti finora sono comunque nella fase delle indagini preliminari e necessitano della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa».