Una situazione che continuerebbe a essere invivibile quella della zona (fino a via Orazio). Il consigliere Di Pillo: "Alcol e droghe e nonostante la campagna elettorale anticipata del centrodestra i problemi restano. Subito l'Osservatorio legalità e Strade sicure"
Una piazza invasa da “zombie” che fanno uso continuo di droga e alcol e spesso con problemi psicologici, e che altrettanto spesso importunano i residenti. A lanciare un nuovo allarme sulla situazione che continuerebbero a vivere i residenti della zona che ruota attorno alla stazione di Porta Nuova, è il gruppo consiliare Pettinari sindaco e cioè il capogruppo Domenico Pettinari e i consiglieri comunale Massimiliano Di Pillo e Caterina Artese che sono scesi in strada proprio con i cittadini.
Una zona dove, come dimostrerebbe anche quanto avvenuto pochi mesi fa nella vicina via Orazio dove una ragazza che ha chiamata le forze dell’ordine per segnalare una lite tra disperati è stata aggredita, si continuerebbe dunque a vivere una vera e propria “emergenza sicurezza” nonostante gli interventi delle forze dell’ordine. Ecco perché, sottolinea in particolare Di Pillo, si dovrebbe agire anche su altri fonti e cioè “dialogare con le associazioni sul territorio, con i cittadini che quotidianamente vivono e subiscono le angherie della criminalità locale e la prepotenza del delinquente di quartiere” a Porta Nuova come altrove. Una emergenza per contrastare la quale il gruppo consiliare torna a chiedere di dar seguito all’attivazione dell’Osservatorio della legalità a livello comunale come disposto da una mozione approvata l’anno scorso e di far sì che a Pescara torni la più volte richiesta operazione “strade sicure”.
Il punto il consigliere di minoranza lo punta anche contro il centrodestra alla guida di Palazzo di Città dato che “nonostante questa sorta di campagna elettorale anticipata da parte del governo cittadino, il consumo di cocaina rimane tre volte superiore alla media nazionale e si registra sempre più un aumento esponenziale di crack o comunque di sostanze psicotrope, capaci di alterare il sistema nervoso, influenzando l’umore ma soprattutto il comportamento di chi le assume”.
“Tutto questo va aggiunto al consumo di alcol acquistato a basso costo, capace di provocare un cocktail letale per i tossicodipendenti che, dopo le varie assunzioni, si incontrano vagare come zombie per la città. Ricordiamo che queste persone hanno la percezione fortemente alterata di ogni tipologia di senso del proprio corpo e quindi possiamo considerarli soggetti pericolosissimi e imprevedibili nelle azioni, anche criminali”.
Un problema quello della facilità di acquisto di alcol che proprio in quella zona di Porta Nuova sarebbe particolarmente agevole vista la presenza di un supermercato h24. “I cittadini – denuncia - sono obbligati a vedere questi “zombie” intenti nel defecare, nell’urinare, nel vomitare, o semplicemente nel bivaccare in giacigli di fortuna in condizioni igienico sanitarie critiche”.
“Attorno a tali spazi, nel contempo, vivono cittadini, lavorano professionisti, commercianti vendono i propri prodotti e passano viaggiatori che hanno usufruito della linea metropolitana che serve la stazione ferroviaria Pescara Porta Nuova. Capita spesso – ribadisce - che chiunque si avventuri a passare nel piazzale della stazione di Porta Nuova venga importunato da tali soggetti visibilmente alterati, molte volte ‘infuriati’ con se stessi, spesso intenti a elemosinare per acquistare la dose quotidiana o stordirsi con il vino in cartone acquistato a basso costo nel vicino supermercato”.
“Non possiamo dimenticare che proprio in Via Orazio, una ragazza è stata brutalmente aggredita, semplicemente perché con senso civico voleva difendere quella che poi diventerà la sua carnefice. Fa male ricordare cosa accadde subito dopo il tragico evento: tutte le forze politiche pronte a mostrarsi interessate con un commento di circostanza per poi sparire appena i riflettori si sono spenti”, denuncia parlando di “comportamento malsano della politica” che “purtroppo si ripete costantemente”.
“Noi non dimentichiamo – riprende Di Pillo -. Noi, su questi temi, ci siamo ogni giorno e quotidianamente combattiamo per la legalità e contro ogni criminalità e soprattutto a tutela delle nostre forze di polizia che spesso si trovano a subire attacchi immeritati”.
Il consigliere ricorda quindi la mozione approvata l’anno scorso su proposta del gruppo in merito all’Osservatorio della legalità che esiste già a livello regionale, ma che si chiede di attuare anche a livello comunale come avvenuto già altrove, con lo scopo “di far sedere attorno ad uno stesso tavolo forze dell’ordine, amministratori locali e semplici cittadini attraverso associazioni di quartiere”.
“Questo tavolo – incalza - potrebbe avere una sua utilità nell’individuazione e nella condivisione di notizie, fatti e circostanze che possano tornare utili a chi la legalità è tenuto a preservarla ma anche a promuoverla. La stessa mozione, come tante altre rispetto ai più svariati argomenti, ha avuto un pieno consenso dell’aula consiliare, ma non ha avuto finora alcuna attuazione, rimanendo lettera morta dentro un cassetto della stessa amministrazione ‘Masci2’”.
“Assieme a tale iniziativa, le nostre liste civiche hanno appoggiato, condiviso e soprattutto votato, una mozione della maggioranza che chiedeva al governo centrale e al ministro della difesa, il ritorno e l’attuazione dell’operazione ‘strade sicure’. Questa operazione, già svolta anni fa sul territorio del comune di Pescara, ebbe ottimi risultati, sgravando le forze dell’ordine da presidi fissi o controllo e verifica di luoghi importanti così da permettere alle stesse forze di polizia di sviluppare operazioni che richiedono personale cronicamente assente nelle caserme e nella questura della città adriatica”.
“Per tali motivi - conclude Di Pillo- reiteriamo le nostre richieste di attuazione dei servizi sopra elencati unitamente alla richiesta principale che avanziamo da anni circa l’elevazione della questura a livello superiore, dando finalmente una reale percezione di serenità capace di accrescere quell’amore verso le istituzioni, sempre più lontane dalle richieste che il cittadino pescarese da anni continua inascoltato ad inoltrare”.