Martedì, 02 Dicembre 2025 17:52

Per la Casa di comunità di via 8 marzo zero lavori e scadenza alle porte, il Pd: "Soluzione alternativa o addio fondi pnrr"

Vota questo articolo
(0 Voti)
Entro marzo il cantiere dovrebbe chiudere, ma è solo "immaginario" fino a quando non ci sarà il Giardino dei Giusti come deciso in accordo con la Asl. I dem rilanciano la proposta per non perdere gli oltre 3 milioni di fondi pnrr: "Si usino questi per attrezzature e macchinare e il presidio si realizzi nell'ex casa di riposo di via Arapietra"
Entro fine marzo 2026 i lavori per la realizzazione della Casa di comunità di via 8 marzo devono essere finiti, ma ad oggi di quel cantiere non c’è traccia, anzi proprio “non esiste”. Tornano a denunciarlo il vicepresidente del consiglio regionale Antonio Blasioli e i consiglieri comunali del Pd che continuano il monitoraggio di quelli che definiscono i “cantieri immaginari”, ovvero proprio quelli relativi alle strutture sanitarie finanziate con il pnrr.Nessun lavoro in corso e il rischio concreto, tornano a denunciare, che il finanziamento destinato alla realizzazione di quel presidio quasi totalmente a valere su fondi pnrr (per oltre 3 milioni dei poco più 4 totali), possa essere perso, anzi, sottolineano, questo sembra essere più di un rischio. Di qui il rilancio della proposta già fatta quando si scelse quel posto per realizzare il presidio sanitario facendo partire la protesta dei residenti per cui quell’area era un parco dove portare i bambini: spostare il progetto rilanciandolo con fonti di finanziamento diverse, nell’ex casa di riposo di via Arapietra. Un ritardo notevole quello che interessa il progetto dato che, ricordano Blasioli e i consiglieri Piero Giampietro, Michela di Stefano, Giovanni Di Iacovo, Francesco Pagnanelli e Marco Presutti, il diritto di superficie del terreno di via 8 marzo è stato ceduto dal Comune alla Asl il 29 marzo 2023 per la realizzazione non solo della Casa di comunità ma anche del Cot (Centro operativo territoriale). L’accordo di programma tra la Asl e il Comune per lo spostamento del parco, condizione imprescindibile nell’intesa stretta, è però arrivate solo il 26 settembre 2025 e dunque con un “ormai incolmabile ritardo”, sottolineano. Quel parco, che si è chiesto di realizzare per sostituire quello che sorgeva nell’area dove dovrebbe esserci il cantiere che non c’è, e cioè il “Giardino dei giusti” è fermo anche lui. La sua costruzione infatti, rimarcano gli esponenti dem, “non è ancora iniziata e di conseguenza non può iniziare nemmeno la realizzazione della Casa di comunità in via 8 marzo”. Un parco che dovrebbe essere realizzato, ricordano ancora, con fondi propri della Asl, alle prese con il disavanzo sanitario precisano, per 400mila euro e un contributo del Comune di 140mila. Il Partito democratico ricorda quindi che l’Abruzzo con il pnrr ha ricevuto complessivamente 63,4 milioni di euro per realizzare 40 Case di comunità e 27,8 milioni per costruire 11 Ospedali di comunità, 2ma ad oggi solo una quota minima di queste risorse è stata effettivamente spesa (circa il 16% per le Case e il 17% per gli Ospedali) e nessuna delle strutture previste è stata completata”, precisano. Restando al Pescarese la denuncia che ora rilanciano da via 8 marzo segue quella delle settimane scorse quando l’appuntamento se lo sono dati in via Inghilterra, a Montesilvano, per denunciare sempre i ritardi dei lavori per il nuovo presidio sanitario. Se questa è la situazione attuale, incalzano Blasioli e i consiglieri comunali, la realizzazione della casa di comunità di Pescara resta ad oggi un condizionale e visti i tempi si può anche osare dire che “la sua realizzazione è destinata a rimanere sulla carta”. L’allarme sulla vicenda il Pd è stato lanciato più volte, precisano i suoi rappresentanti, con le interpellanze che Blasioli ha portato in consiglio comunale, ma anche con le conferenze stampa del gruppo consiliare e persino una diffida. “Ci chiediamo il motivo di un simile accanimento, che produrrà danni a tutte le parti coinvolte”, chiosano. A questo punto “per scongiurare la perdita dei 4 milioni 330mila 946,94 euro stanziati (3 milioni 438mila 529 fondi pnrr e 701mila 388 di altri fondi) torniamo a proporre una soluzione alternativa. Chiediamo di realizzare la casa di comunità, che riteniamo strategica, in un’altra area, che potrebbe essere l’ex casa di riposo di via Arapietra, e con una differente linea di finanziamento, ad esempio i fondi Fsc. In questo modo, oltre alla costruzione del presidio sanitario, sarebbe salvo anche il parco, cruciale per il benessere psico-fisico di cittadine e cittadini di San Silvestro spiaggia”. Per quanto concerne i fondi pnrr, precisano ancora dal Pd, “ribadiamo la possibilità di trasferirli su altri progetti perfezionabili entro marzo 2026, come l’acquisto di apparecchiature diagnostiche o per la telemedicina utili ai nostri ospedali, o una casa di comunità mobile per le aree interne”. “Ci auguriamo – concludono i consiglieri e il vicepresidente del consiglio regionale - che Asl e Comune possano, finalmente, darci ascolto e valutare la costruzione della struttura in un sito alternativo, scelta che garantirebbe, come detto, di salvare i fondi pnrr e preservare il prezioso parco di via 8 marzo”.
Letto 0 volte