Lunedì, 01 Dicembre 2025 16:22

Riziero Zaccagnini è il nuovo segretario provinciale di Rifondazione Comunista

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Zaccagnini è sindaco di Tocco da Casauria ed è stato nominato alla guida della federazione di Pescara di Rifondazione Comunista nei giorni scorsi
Riziero Zaccagnini è stato eletto nuovo segretario provinciale della federazione di Pescara di Rifondazione Comunista-Sinistra Europea.Nei giorni scorsi si è riunito il comitato politico della federazione della provincia pescarese.«Al centro del dibattito», si legge in una nota, «l'analisi della legge finanziaria per il 2026 presentata dal governo Meloni, una finanziaria caratterizza dal riarmo e dall'austerità a svantaggio della sanità, della scuola, del trasporto pubblico, del diritto alla casa, di una transizione ecologica che tuteli territori e persone».Da Rifondazione aggiungono: «In tutta Italia svilupperemo iniziative per combattere questa manovra economica che accresce povertà e indebolisce lavoratori e lavoratrici e fa rimanere inviolati gli extra profitti delle banche, dei monopoli e delle rendite per questo Rifondazione Comunista sosterrà lo sciopero generale proclamato dalla Cgil per venerdì 12 dicembre». Nel corso della riunione è stato eletto nuovo segretario provinciale della Federazione di Pescara, Riziero Zaccagnini, iscritto al Prc-Se dal 2005, giornalista pubblicista di formazione, oggi impiegato amministrativo nel ministero della Cultura, al terzo mandato quale sindaco di Tocco da Casauria, paese che contribuì a far conoscere al mondo intero per le buone politiche energetiche e ambientali. Il neo segretario Zaccagni a conclusione dei lavori dell'assemblea ha dichiarato: «Non sono nuovo all’esperienza organizzativa del partito. Con Corrado Di Sante, oggi segretario regionale del partito insieme a Viola Arcuri, condividemmo nella grande stagione dei movimenti sociali la segreteria under30 voluta dall’allora segretario provinciale Marco Fars. Di quel tempo, di quella politica, di quella partecipazione è rimasto poco o nulla nei partiti odierni, a lungo e troppe volte ostaggio di consorterie poco dedite alla costruzione del bene comune. Eppure alla sfiducia che serpeggia in larga parte della società, di cui la deriva della politica è stata una concausa, non si può rispondere abbandonando il campo. In questo tempo regressivo e dai tratti spesso disumani, cercare la salvezza nella distrazione individuale è semplicemente un’illusione. E non bastano, per quanto fondamentali, i moti di reazione spontanei anche quando largamente partecipati. C’è bisogno di ricostruire un agire politico condiviso, a partire dalle questioni concrete che investono i territori e che spesso sono le conseguenze di movimenti economici e scelte politiche più ampi. È quello che, dal nostro punto di vista e nel nostro piccolo, proveremo a fare assieme ai membri della nuova segreteria, alle compagne e ai compagni della provincia che ringrazio profondamente per la stima che mi hanno voluto testimoniare».
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